Osidda
TERRITORIO
Osidda, Osìdde in lingua Sarda, è il paese più piccolo della Provincia di Nuoro: situato su un altopiano a 650 metri sul livello del mare tra splendidi panorami e aree archeologiche, con una popolazione attorno ai 217 abitanti, è un luogo in cui si respira pace e silenzio.
L'abitato si presenta come un antico paesino di montagna, in cui si è saputo preservare le caratteristiche costruttive degli edifici storici e del centro urbano ricco di strutture di innegabile valore storico e culturale.
Le case del centro storico sono costruite in pietra con il granito faccia a vista, tra cui spicca il Palazzo Delogu, un'antica casa patronale costruita alla fine del '700 impreziosita da un un belvedere ad arcate simile ai mirador presenti nelle ville della nobiltà spagnola.
STORIA
Il territorio di Osidda è vario e caratterizzato da una parte pianeggiate situata sull’altopiano e da un’area più erta nella quale si incontrano il fiume Tirso e il suo affluente Molò.
Questo territorio offriva ai vari insediamenti la possibilità di difendersi facilmente e probabilmente per questo motivo rifugio fin dal Neolitico: le testimonianze più importanti di questo antico passato sono sicuramente: il sito di “Santu Paulu” dove si trova un Menhir tra i più alti della Sardegna, oltre i 7 metri di altezza e immerso nel verde; il nuraghe Usanis, appena fuori dal paese che vanta due torri congiunte da un muraglione; il nuraghe S'Iscopalzu, ad oggi oggetto di studio da parte della Soprintendenza; il villaggio nuragico di Santu Lisei, il complesso di Piradolta con nuraghe più tomba di giganti; il nuraghe Merula con accanto un pozzo sacro e i resti dell'abitato di Sa Contra 'e Seris.
Osidda, la cui odierna origine risalirebbe al periodo romano, sorse sull'antico paese di origine greca Ogrylos/Ogrylle, il cui nome deriverebbe da uno dei boschi dell'Attica detto Agrite.
In epoca medievale Osidda appartenne al Giudicato di Torres e fece parte della curatoria di Monte Acuto, mentre con la vittoria degli Aragonesi divenne feudo regio e fu sottoposta a varie famiglie del luogo. In quegli anni il paese svolse importanti funzioni militari, come terra di confine tra il Giudicato di Logudoro e quello della Gallura.
TRADIZIONI
Osidda, con la sua forte identità pastorale, è un paese fortemente legato alle tradizioni, all'ambiente naturale e all'andamento delle stagioni.
La festa che maggiormente richiama le antiche tradizioni di Osidda è quella dedicata a Sant'Angelo di Gerusalemme, patrono del paese, di cui festeggia sia il 27 di Agosto con un riti sia civili che religiosi; il martirio il 5 maggio e la sepoltura il 14 maggio.
Nella chiesa parrocchiale ad esso dedicata, è stata costruita al centro del paese nel XIII e al suo interno sono conservati numerosi documenti antichi in lingua spagnola e logudorese.
Una tradizione di Osidda è la preparazione de “Su Càbude”, un dolce tipico del primo dell'anno, che prima di essere consumato viene spezzato sul capo del figlio primogenito dal membro più anziano della famiglia con l’accompagnamento di formule rituali.
Durante le processioni e le feste religiose è usanza vestire il costume sardo adornato da gioielli tradizionali come i tipici bottoni in filigrana, spille e catenine d'oro.